GRAK E RUDEAU

GRAK E RUDEAU

 

Giunsero cavalieri nella landa di Grak, l’ubriaco.

Cercarono tra caverne e tra cespugli Grak, l’ubriaco.

Lui era là, barcollava sulla verde collina: era là.

I cavalieri lo presero per fargli la domanda di sempre.

“Dicono che tu conosci il segreto di un immenso tesoro.

Ora ce lo svelerai e noi ti lasceremo vivo!”

Povero Grak, stralunava i suoi occhi arrossati, povero Grak!

E i cavalieri lo lasciarono al suo silenzio di ubriaco.

         Verde collina di Grak… custode del segreto del tesoro…

 

E venne là una donna incredibilmente bella.

E venne là per carpire il segreto di Grak, l’ubriaco.

Povero Grak, stralunava i suoi occhi arrossati, povero Grak.

E anche la donna lo lasciò al suo silenzio di ubriaco.

          Verde collina di Grak… custode del segreto del tesoro…

 

Finché un giorno nella landa capitò Rudeau, il giullare-

Lui non conosceva la leggenda del tesoro, Rudeau, il giullare.

E vide Grak barcollare sulla verde collina… vide Grak,

e allora lo raggiunse per fargli un po’ di compagnia.

Quella notte si parlò di loro e pure Grak contò le sue assurdità.

Ma Rudeau lo stava ad ascoltare serio e Grak ancora parlava, parlava

Grak parlava… e del bicchiere si dimenticava

Grak parlava… e del bicchiere si dimenticava

Grak parlava… e del bicchiere si dimenticava

Grak parlava… e del bicchiere si dimenticava

 

E spuntò l’alba sulla verde collina, e un raggio di sole illuminò Grak.

E spuntò l’alba sulla verde collina, e un raggio di sole illuminò Grak.

E Rudeau il trovatore non credeva ai suoi occhi

E Rudeau non credeva… Grak…!

Grak lo guardava con occhi di zaffiro,

Grak nella luce dell’alba splendeva,

Grak lo guardava con occhi di zaffiro,

Grak…: la sua pelle era oro ed argento,

Grak lo guardava con occhi di zaffiro,

Grak, quell’immenso tesoro era lui…

Grak lo guardava con occhi di zaffiro,

Grak, quell’immenso tesoro era lui…